martedì 9 settembre 2008

Nuccio Iovene e la "cultura di governo".

Ci sono pochi sostenitori pubblici di un nuovo soggetto di sinistra, possibilmente grande, radicato, unitario e plurale.
Io sono tra questi: non me ne vergogno, lo dico, mi confronto con altri compagni, tengo conto delle possibili obiezioni. Una mi sembra quella decisiva: tra la necessità di questo nuovo soggetto (che mi pare indubbia) ed il suo successo passa la realtà del presente, che non dà adito a molte speranze.
Tuttavia ho una certezza: eliminiamo il passaggio sulla "cultura di governo".
Mi sembra un passaggio piuttosto ambiguo: mi accontenterei che questo soggetto avesse una cultura, se di governo o meno lo decideremo poi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Noi parliamo di unire la sinistra in una situazione dove impera e dilaga una mentalità di destra. Come se volessimo unificare delle palline rosse in una marea di palline nere che le dividono e nascondono l'una all'altra.
Coraggio